UN DECALOGO PER REINVENTARE L'ITALIA


Può crescere un Paese che non innova?


Di fronte alle sfide della globalizzazione e ai cambiamenti che ogni Stato deve affrontare, l’innovazione può essere uno strumento per costruire un Paese diverso, capace di rispondere alle istanze ed esigenze delle persone, solidale, moderno, in grado di promuovere “la ricerca della felicità” magnificamente celebrata nella Dichiarazione di Indipendenza Americana e da tanti altri pensatori nel corso del tempo?Cosa può fare il mondo della formazione, della ricerca e dell’innovazione? Cosa può fare ciascuno di noi? Nel saggio, una riflessione e una proposta con dieci cose necessarie a trasformare l’Italia in un Paese innovatore.


“Abbiamo bisogno di un Paese innovatore, in tutte le sue articolazioni e declinazioni, e di uno Stato che abiliti e sostenga imprese, cittadini, associazioni nel promuovere l’innovazione a servizio dello sviluppo e del benessere di tutti”.

Alfonso Fuggetta
CEO e direttore scientifico, Cefriel
Alfonso Fuggetta è Amministratore Delegato e Direttore scientifico del centro di innovazione digitale Cefriel e Professore Ordinario di Informatica al Politecnico di Milano. Da oltre trent’anni si occupa di consulenza strategica a imprese e pubbliche amministrazioni sui temi dell’innovazione digitale. Attualmente è membro del Gruppo Tecnico «Il digitale per la competitività del sistema industriale» di Confindustria, del Gruppo Tecnico Transizione Digitale di Assolombarda, del Consiglio Scientifico di Fondazione Astrid e del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia. Ha pubblicato per Egea Alla ricerca del buon management (2024) e Un bel lavoro (2023) e per Franco Angeli Cittadini ai tempi di internet (2018)

“Abbiamo bisogno di un Paese innovatore, in tutte le sue articolazioni e declinazioni, e di uno Stato che abiliti e sostenga imprese, cittadini, associazioni nel promuovere l’innovazione a servizio dello sviluppo e del benessere di tutti”.

Alfonso Fuggetta
CEO e direttore scientifico, Cefriel
Alfonso Fuggetta è Amministratore Delegato e Direttore scientifico del centro di innovazione digitale Cefriel e Professore Ordinario di Informatica al Politecnico di Milano. Da oltre trent’anni si occupa di consulenza strategica a imprese e pubbliche amministrazioni sui temi dell’innovazione digitale. Attualmente è membro del Gruppo Tecnico «Il digitale per la competitività del sistema industriale» di Confindustria, del Gruppo Tecnico Transizione Digitale di Assolombarda, del Consiglio Scientifico di Fondazione Astrid e del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia. Ha pubblicato per Egea Alla ricerca del buon management (2024) e Un bel lavoro (2023) e per Franco Angeli Cittadini ai tempi di internet (2018)

IL PAESE INNOVATORE


Come costruire un Paese innovatore?

Per trasformare l’Italia in un Paese della responsabilità civile, degli investimenti a servizio della collettività, delle pari opportunità, della solidarietà vera con chi fa fatica, della valorizzazione delle capacità di ciascuno di noi, capitolo dopo capitolo, si possono leggere riflessioni e proposte utili a vincere le sfide complesse di questi tempi grazie all’innovazione.Tante sono le occasioni nelle quali si evoca lo Stato, affinché ponga rimedio a ogni tipo di stortura, calamità naturale, sfortuna economica, torto o colpo della sorte.

Non possiamo e dobbiamo pretendere che sia lo Stato a gestire in prima persona come operatore economico i temi della innovazione, della crescita e dello sviluppo. Non è lo Stato imprenditore e innovatore che ci salverà. Tutto il Paese deve crescere, svilupparsi ed essere innovatore. Ma la strada che porta a uno Stato innovatore è davvero percorribile?


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